8 capitoli, 128 pagine che contano oltre 60 testimonianze, corredate da un ampio archivio fotografico: per dare vita a "Semo Forti!", il cui testo è stato interamente curato da Gianni Montagni, ci si è rivolti a tutto il patrimonio di amicizie, collaboratori, contatti professionali e semplici conoscenze che accompagnarono Francesco Scandolin non solo durante il suo lungo e fruttuoso trascorso nella San Giorgio, ma anche in ambiti diversi. Ed è stata proprio la raccolta delle impressioni di chi conobbe Francesco al di fuori dell'ambiente sportivo (per il quale forse era noto ai più) che ha convinto una volta di più i sangiorgini coinvolti nella realizzazione dell'opera che Francesco è stato veramente una figura ricca di mille aspetti, tutti diversi, ma comunque contraddistinti da una mentalità vulcanica e da un profondo spirito di servizio.

Per chi ha collaborato alla produzione di "Semo Forti - ricordare Francesco" si è trattato sicuramente di un'esperienza intensa e coinvolgente, che ha svelato molte sfaccettature della personalità di quest'uomo, presidente per oltre trent'anni della nostra associazione.

In questa sezione raccogliamo alcune di queste sensazioni e di materiale inedito, sperando di comunicarvi almeno un pizzico dell'atmosfera che abbiamo vissuto...
Prossimamente in questa sezione una serie di inediti, ovvero di materiale raccolto per la redazione di "Semo Forti" - ricordare Francesco" che, per ragioni di spazio o altro, non furono pubblicati nel libro: iniziamo con una sorta di errata corrige, o meglio...

tarda addicta...

Si sa, i cognomi che iniziano con la "Z" hanno i loro pro e contro... per esempio a scuola, grazie alla posizione nel registro di classe, si ha sempre la speranza di non essere tra i primi a finire sotto il torchio delle interrogazioni, ma altre volte portano a inconvenienti spiacevoli, tipo quello che ci ha portato a escludere involontariamente in fase di redazione l'intervento di Massimo Zanotto dagli interventi conclusivi di "Semo Forti!", pubblicati in rigoroso ordine alfabetico e accidentalmente “tagliati” dall’imperizia dell’impaginatore… Abbiamo pensato perciò che fosse giusto riparare all’errore per rispettare (anche se tardivamente) la volontà di Massimo di non far mancare il suo intervento previsto all'epoca dell'uscita del libro in memoria di Francesco Scandolin. Perciò, per la serie "meglio tardi che mai", ecco che cosa ci disse Massimo di Francesco

Massimo Zanotto, ex-presidente provinciale FIPAV
Ebbi modo di apprezzare direttamente la dinamicità di Francesco nel 1991, nel corso dell’organizzazione a Venezia della finale di Coppa Italia. Nel '94, ero consigliere provinciale FIPAV, e decidemmo di realizzare una festa finale di premiazione della pallavolo provinciale, all'interno della quale istituire anche un premio alla carriera. La proposta di premiare Francesco venne accolta con entusiasmo all'unanimità.
Nel '96, a sorpresa, un giorno mi chiamò e mi venne a prendere a scuola - al tempo insegnavo a Mestre - per accompagnarmi fino a Venezia ed approfittare del tragitto per convincermi a candidarmi per la presidenza del comitato provinciale della federazione. Fu sicuramente una delle leve che mi spinse a candidarmi.

continua (prossimamente)...